In un condominio, vi sono due organi che si occupano della gestione e dell’amministrazione: l’amministratore e l’assemblea di condominio. Ma che cos’è un assemblea di condominio? L’assemblea di condominio è un organo deliberante che ha il potere di prendere decisioni riguardanti la gestione e la manutenzione dell’immobile.

L’assemblea di condominio: definizione e principali caratteristiche

Nel codice civile l’ assemblea di condominio non ha una definizione precisa. Secondo la giurisprudenza più recente non ha nessuna soggettività giuridica, quindi potrebbe essere considerato come una semplice riunione di persone. Essa non è soltanto una riunione dei condomini, ma un organo deliberante dove vengono votate e adottate le decisioni riguardanti la gestione e la manutenzione per l’appunto del condominio. Vi sono due tipi di assemblee condominiali: ordinaria e straordinaria. Entrambe vengono convocate dall’amministratore di condominio o su iniziativa di almeno due condomini che rappresentano 1/6 del valore millesimale dell’edificio. L’assemblea di condominio ha il compito di deliberare su: gestione ordinaria delle parti comuni del condominio, manutenzione straordinaria, nomina e revoca dell’amministratore di condominio, approvazione del regolamento condominiale.

Le norme riguardanti l’assemblea di condominio

Le norme riguardanti l’assemblea di condominio sono contenute nel Codice Civile nel Titolo VII, Capo II “Del Condomino degli Edifici” agli artt. 1117 quater, 1120, 1122 bis, 1135-1138. In questi articoli, vengono specificate con precisione come richiedere la convocazione dell’assemblea, la sua costituzione e le procedure di svolgimento, le modalità di delibera e la stesura del verbale.
Innanzitutto, la convocazione deve essere richiesta dall’amministratore (ordinaria o straordinaria). Deve indicare con precisione: luogo, data e ora in cui si terrà l’assemblea e l’ordine del giorno (le questioni che verranno discusse durante la riunione dei condomini). La convocazione deve essere inviata agli interessati almeno 5 giorni prima della riunione. Si può anche procedere ad una seconda convocazione se non si raggiunge il quorum. All’assemblea di condominio possono partecipare tutti i proprietari delle unità immobiliari, gli affittuari e gli usufruttuari. Il primo atto dell’assemblea riunita consiste nella nomina di un presidente che ha il compito di dirigere e redigere il verbale dell’assemblea e un segretario.

Svolgimento

Per garantire lo svolgimento dell’assemblea è necessario, per la prima convocaqzione, un quorum ossia un numero minimo di condomini. In seconda convocazione, invece, è necessaria la presenza di almeno un terzo. L’organo assembleare vota ogni singolo punto presente nell’ordine del giorno, dopo il conteggio dei voti si passa alla deliberazione che è l’atto vero proprio emanato dall’assemblea. Le deliberazioni hanno carattere vincolante, per questo è sempre possibile impugnare tale decisione. In alcuni casi, la legge ha stabilito che rendere vincolante una delibera deve essere presente la maggioranza dei condomini, ad esempio per la nomina o la revoca dell’amministratore, la ricostruzione dell’edificio, l’installazione degli impianti di videosorveglianza, ecc. Le delibere che necessitano della maggioranza dei condomini sono elencate tassativamente nell’art. 1136.

Il contenuto della riunione deve essere riassunto in un verbale di assemblea secondo gli obblighi di legge. In particolare: esposizione dei fatti principali, votazioni e delibere. Il verbale deve essere poi trascritto su un apposito registro dall’amministratore di condominio. Il verbale è un documento fondamentale, perché in caso di impugnazione delle delibere offre una precisa e dettagliata ricostruzione dei fatti.

 

Consulenze in ambito condominiale

Come si può notare, gestire un condominio non è così semplice come si pensa, anzi bisogna rispettare specifiche norme legislative e nominare un amministratore competente e qualificato, in grado di organizzare e assolvere tutte le richieste dei condomini. Per aiutare e sostenere coloro che necessitano di assistenza in materia condominiale e in particolare a Torino e provincia è possibile richiedere una consulenza a degli esperti di diritto condominiale.

Materie

Gli esperti del nostro studio si occupano specificatamente delle questioni riguardanti l’amministrazione di condominio a Torino e possono fornirvi una consulenza riguardante:
– nomina e revoca dell’amministratore di condominio;
– revisione e lettura dei documenti in fase di approvazione da parte dell’assemblea di condominio;
– impugnazione di delibere dell’assemblea;
– ricorsi per mozione di opera o denuncia di nuova opera;
– ricorso inibitorio contro le immissioni del vicino;
– ricorso per la revoca dell’amministratore di condominio.

Le consulenze fornite dai nostri avvocati di diritto condominiale possono riguardare anche altri aspetti della gestione e manutenzione dell’immobile, ma in ogni è possibile ottenere immediatamente e assistenza e stabilire quali sono le procedure da attivare. La consulenza in materia immobiliare è assicurata sia in caso di controversia giudiziale che stragiudiziale. Gli avvocati esperti in amministrazione di condominio a Torino possono assistere singoli condomini o in alternativa promuovere azioni in nome e per conto dell’intero condominio.
Oltre al servizio di consulenza in materia condominiale è anche possibile richiedere la compilazione di contratti per la fornitura di servizi o di appalto per lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria. Le consulenze possono essere erogate telefonicamente o online, presso la sede dello studio legale o se riguarda l’intero condominio nei locali adibiti alle sedute dell’assemblea condominiale.

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