Nell’amministrazione di condominio a Torino fra i problemi che accadono con maggior frequenza emerge la questione dell’inquilino moroso. Si tratta di una situazione abbastanza comune e che, nella maggior parte dei casi, genera contenziosi anche abbastanza gravi fra i condomini di uno stabile. Le conseguenze, di fatto, ricadono principalmente sui proprietari delle varie unità immobiliari di un edificio: essendo riconosciuta la responsabilità solidale di costoro il rischio che si corre è pagare le spese per qualcuno che non vuole pagare.

Nei condomini si stima che la gran parte delle liti riguardano appunto situazioni di morosità che concernono soprattutto spese di manutenzione ordinaria e straordinaria. Si parla quindi di costi relativi a piccoli lavori di riparazione, sostituzione e imbiancamento delle pareti, a cui si aggiungono le spese ordinarie per l’utilizzo della corrente elettrica, la pulizia delle scale, il mantenimento del cortile, eventuali disinfestazioni e premi assicurativi. Le spese più importanti sono, invece, le ristrutturazioni, quali potrebbero essere il rifacimento dei cornicioni, la realizzazione del cappotto esterno, la costruzione di pertinenze e tutto ciò che potrebbe essere funzionale al condominio. In base ai dati rilevati dalle tabelle millesimali ciascun proprietario di unità immobiliari avrà il dovere di supportare le spese in misura proporzionale.

Anche gli affittuari sono onerati delle sole spese ordinarie, ma costoro hanno la facoltà di accordarsi con i locatari dell’immobile. Qualora i primi non dovessero sborsare direttamente quanto dovuto, l’amministratore di condominio avrà la possibilità di rivalersi direttamente sul proprietario.

Le liti per morosità sono quindi all’ordine del giorno e rappresentano una spada di Damocle sia per i proprietari che per gli amministratori.

  • Quando un inquilino viene considerato moroso?

Un debitore viene considerato moroso quando non adempie (o adempie in maniera non esatta) ad un’obbligazione. Nel caso del condominio il debitore, ossia l’inquilino, risulterà moroso nel momento in cui ritarderà il pagamento delle spese a lui imputate. A definire la disciplina giuridica della morosità del debitore è il codice civile che, agli articoli 1218 e seguenti, enuclea tutto quello che concerne l’inadempimento del debitore. Qualora costui non eseguisse la prestazione egli viene considerato dalla legge come soggetto responsabile. In conseguenza di ciò si aprirà una procedura nota con il nome di “messa in mora”, fondamentale per interrompere eventuali prescrizioni e ottenere le prove necessarie per successivi giudizi. La costituzione in mora, ex art. 1219 cod. civ., può essere fatta per intimazione o, meglio ancora, in forma scritta.

Generalmente l’amministratore di un condominio si avvale della diffida ad adempiere, una procedura che intima per iscritto l’adempimento di un’obbligazione. Nei confronti dell’inquilino moroso la diffida servirà ad avvertire il debitore di eventuali azioni civili in caso di mancato pagamento di quanto dovuto al condominio. Tale procedura, propedeutica se si intende recuperare coattivamente il credito, sarà redatta secondo uno schema all’interno del quale verranno individuati una serie di elementi. Questi elementi identificheranno debitore e creditore e comprenderanno la formula dell’intimazione ad adempiere. Un termine non inferiore a 15 giorni servirà da condizione sospensiva il cui effetto si realizzerà proprio con l’inadempimento. In caso di inerzia dell’inquilino moroso, l’amministratore provvederà alle successive ingiunzioni.

Si ricordi che il decreto ingiuntivo notificato all’inquilino moroso e non opposto in giudizio costituisce titolo esecutivo e assicura ad amministratore e condominio la possibilità di procedere ad esecuzione forzata mediante pignoramento dei beni e recupero coattivo del debito non riscosso.

  • Inquilino moroso e amministrazione condominio: cosa fare?

Purtroppo gran parte delle volte succede che a causa di un inquilino moroso a pagarne le spese sono i proprietari onesti, coloro i quali, per responsabilità solidale, sono dovuti all’adempimento anche di chi non intende pagare. Per evitare situazioni del genere e creare attriti fra i proprietari di uno stabile, la soluzione migliore è quella di rivolgersi immediatamente ad un esperto del settore, soprattutto quando il proprio amministratore risulta inerte: il problema, gran parte delle volte, non è neanche l’inadempimento dell’inquilino, quanto la condotta indolente di un amministratore poco esperto.

La nostra società di consulenza è specializzata in questioni condominiali a Torino e fornisce supporto completo a tutti coloro che necessitano assistenza per le questioni condominiali. Grazie ad un team di professionisti esperti nel diritto condominiale è possibile trovare la soluzione giusta anche in situazioni paradossali. Il servizio di amministrazione condominio a Torino è studiato appositamente per prevenire liti e tutelare gli inquilini onesti, e lo facciamo attraverso una serie di strumentazioni legali e una particolare attenzione alle novità del settore.

Il nostro punto di forza è la gestione condominiale che viene garantita in maniera versatile in ogni comparto:

– attraverso l’assistenza fiscale, per quanto riguarda gli adempimenti tributari del condominio;

– mediante supporto civilistico e penale, eseguito da avvocati che coadiuvano il nostro studio;

– con un servizio clienti che risponde prontamente per soddisfare ogni tipo di dubbio.

Il condominio è una grande famiglia il cui compito è quello di far funzionare adeguatamente lo stabile in cui ciascuno vive. È con la collaborazione e la fiducia che si prevengono le liti, ma solo un’adeguata gestione condominiale può garantire il rispetto delle regole basilari.

Leave a comment