Nonostante l’animosità che spesso contraddistingue i rapporti tra condomini, è inconsueto che qualcuno decida di intraprendere un’azione legale che potrebbe approdare in tribunale, sia per i costi elevati che per i tempi lunghi, ma anche per la difficoltà reale nel far rispettare un’eventuale sentenza. Per imporre il rispetto del regolamento di condominio, la soluzione è rappresentata dalle disposizioni attuative del codice civile, che prevedono la possibilità di applicare delle sanzioni, all’interno del condominio; far rispettare il regolamento è compito dell’amministratore. Infatti, contro chi commette delle infrazioni in violazione del regolamento di condominio, è possibile, da parte di colui che è incaricato dell’amministrazione di un condominio a Torino, assegnare una sanzione pecuniaria al condomino colpevole, per un importo non superiore ai 200 euro.

Questo è stabilito dall’articolo 70 delle disposizioni di attuazione del Codice Civile, in merito alle infrazioni al regolamento di condominio, modificato dall’articolo 24 della legge n.220 dell’11/12/2012, con decorrenza dal 18/06/2013 e, successivamente, dall’articolo 1 del Decreto- legge n.145, del 24/12/2013. La sanzione si assegna, in casi eccezionali, contro il condomino verso il quale si siano già esperiti dei richiami, sia informali che formali, in forma scritta, in base alla gravità dei comportamenti assunti ed alla loro reiterazione. La sanzione può essere elevata fino ad un massimo di 800 euro, in caso di recidiva. In generale, è possibile applicare delle sanzioni solo nel caso in cui il regolamento condominiale le preveda e attribuisca all’amministratore il potere di comminarle. A determinare l’ammontare della sanzione, tuttavia, non è l’amministratore ma l’assemblea condominiale, attraverso il voto a favore espresso da parte della maggioranza dei condomini presenti oppure da quei condomini che esprimano almeno la metà del valore in millesimi dell’edificio. Il potere dell’amministratore, in questo caso, è più o meno limitato da quanto prevede il regolamento di condominio e dalle decisioni dell’assemblea, sebbene una sentenza della Cassazione specificasse, già in passato, che è nelle facoltà dell’amministratore assegnare sanzioni pecuniarie ai condomini che violano il regolamento, anche in assenza di una delibera dell’assemblea, essendo egli tenuto per legge a far rispettare detto regolamento. Questa discrepanza tra il modo in cui viene generalmente interpretata la normativa e questa sentenza lascia spazio a dubbi di interpretazione. Contro il condomino che non paga la sanzione, l’amministratore può agire in tribunale al fine di ottenere una condanna e, di conseguenza, un titolo esecutivo. La legge stabilisce che le somme riscosse a titolo di sanzione debbano andare a costituire un fondo da utilizzare per la copertura di spese ordinarie, consentendo di ridurre le quote dei singoli condomini. Al condomino sanzionato, di contro, è data la possibilità di impugnare la delibera applicativa in base al Codice civile, ex articolo 1137.

Per ottenere una consulenza, nel momento in cui, nell’amministrazione di un condominio a Torino, si dovessero verificare delle situazioni che lasciano spazio a dubbi di tipo legale, sarà bene rivolgersi ad uno studio legale con competenza specifica in materia di Diritto Condominiale, in grado di supportare l’amministratore in difficoltà, che abbia già esperito, senza successo, anche la soluzione di ricorrere ad associazioni di categoria, come l’Anaci. Qualunque tipo di controversia, non solo riguardo a comportamenti da punire con una sanzione pecuniaria, può essere risolta con successo tramite il servizio di consulenza di uno studio legale con un’esperienza comprovata in materia condominiale, che possa assistere sia l’amministratore che i condomini, anche nel corso di un’assemblea di condominio, al fine di consentire loro di prendere delle decisioni consapevoli in situazioni spesso complicate, dovute alla violazione di normative sull’uso di spazi comuni, come giardini e parcheggi condominiali, oppure sulla convivenza civile tra condomini, sulle modalità di organizzazione della raccolta differenziata, ecc. Nel caso in cui, a seguito all’applicazione di una sanzione, si apra un contenzioso, il servizio di consulenza prestato da uno studio legale è in grado di offrire un’assistenza qualificata e professionale, anche in sede di mediazione, giudiziale ed extragiudiziale, davanti alle Corti di merito e presso la Corte di Cassazione.

Infine, è opportuno precisare che, seppur in casi molto rari, nel momento in cui un amministratore di condominio si insedia nella propria posizione propone un regolamento specifico, sottoponendo ai condomini una serie di norme durante la prima assemblea che, se approvate, potrebbero consentire allo stesso di imporre una serie di sanzioni di natura pecuniaria agli stessi. Risulta fondamentale, inoltre, precisare che non è obbligatorio accettare questo genere di clausole, ma devono poter essere discusse e/o modificate, prima che queste vengano approvate o definitivamente rifiutate.

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